Il momento più temuto ma anche quello più atteso é quando il fotografo che avete scelto vi chiama dicendo che il vostro album di foto é pronto! Avete già visto i provini, ma le foto grandi messe nell’album fanno un altro effetto.
Un buon fotografo si sceglie in base a tanti criteri. Succede, come per le band o il Dj, che lo avete notato al matrimonio della vostra amica o parente e una volta viste le foto vi son subito piaciute. Oppure se siete amanti di internet (come la sottoscritta) vi siete fatti un giro nella rete ed avete adocchiato qualcuno che fa al caso vostro oppure accade che lo scegliete per caso. Generalmente tutti hanno una storia dietro alla scelta del fotografo.
Primo: non deve essere invadente – Breve storiella – matrimonio di una cugina. Il fotografo non fa freddare quell’arnese per tutta la cerimonia, neanche durante l’omelia del parroco, che poverino non aveva il dono della parola sciolta e inceppava già di suo, figuratevi con uno che si crede un paparazzo, da qui, rimprovero bello duro al fotografo con scuse a seguire. Magari ditegli che durante l’omelia non faccia foto dirette agli sposi ma che fotografi dei particolari (es: foto della chiesa con sposi in secondo piano, foto dall’alto se c’é un ballatoio dove accostarsi ect) . Siate però discreti cercando di non insegnargli il mestiere.
Secondo: Sceglietelo simpatico . Io me ne ricordo uno in particolare che lo era anche troppo…
Terzo: Abbiate bene in mente cosa volete . Esistono due tipi di fotografie per matrimonio, il classico ed il cosiddetto stile giornalistico. Le foto classiche sono quelle in posa. Ritratti degli sposi in varie sfumature, gruppi di parenti ben allineati, insomma il classico album di foto ben fatte. Il secondo, lo stile giornalistico, lo dice la parola stessa. Sono foto scattate quando nessuno se ne accorge, foto che tendono a “spiare” i movimenti e le espressioni di tutti al fine di creare un’atmosfera più naturale possibile. Questo é il genere che va di più in questo momento anche se nulla vi toglie di richiedere al fotografo anche delle foto classiche, magari da donare ai vostri genitori come ricordo.Foto Lorenzo Guasti