Il Paradiso delle signore

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Sono appena tornata da un incontro sulla storia del costume e dell’abito da sposa, in particolare, tenutosi all’interno di questa giornata Montelupina, Il paradiso delle signore, da Alessandra Lepri, giornalista, docente di storia del costume e del corso di personal shopper al Polimoda e vice capo redattore della rivista semestrale Rendez vous, una rivista per signore, non per ragazzine e questo mi é già piaciuta. Una rivista che si rivolge ad un  pubblico adulto da più di quarant’anni!

Alessandra é anche una delle coordinatrici del corso per wedding planner che si terrà a Firenze a Giugno. Una persona carina, amabile, dalla dialettica facile ed accattivante ha spiegato ad una ristretta cerchia di signore e di ragazze più giovani tutta l’evoluzione della moda e del costume. E’ stato carino conoscere anche uno stilista/creativo di Empoli sui cinquant’anni che non si é piegato ai rigidi dictat del modo della moda e che ha deciso di voler seguire solo il suo credo e la sua creatività. Uno storico del costume, una persona con una cultura cinematografica e artistica molto vasta. Nel suo atelier di Empoli si é fatto una cerchia di clienti, dai cinque anni ai novanta che lo seguono e lo amano visto le signore e le ragazze che lo venivano a salutare ed a coccolarlo un pò. Timido, ma con una passionalità che era tanto che non vedevo in una persona. 

Alessandra poi ha mostrato diverse foto dei matrimoni più famosi e l’evoluzione dell’abito da sposa che forse non tutti sapranno prima dell’ottocento era di colore rosso o dorato, dopo il 1851 si é fatto bianco, legato anche alla purezza e coadiuvato anche dal velo lungo e dai fiori d’arancio o di gigli.

Dal 1851 appunto fino agli ani settanta. Peccato non ci sia stato un abito che a mio giudizio ha segnato gli anni ottanta, quello cioé di Lady Diana, mia icona personale, una donna che ho amato moltissimo e che ha segnato una parte della mia vita, ma questo sarà un’altro post o meglio l’inizio di un libro…

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