La cosa che più mi piaceva dell’andare ai matrimoni era l’aperitivo. Sapevo che mi sarei sfamata con quello. A me piace l’aperitivo già di per sé, una fan insomma dell’italian happy hour. Dopo aver salutato gli sposi alla fine della cerimonia ingranavo la marcia e mi dirigevo subito verso il luogo del ricevimento per vedere cosa avevano escogitato quelli del catering. Necessariamente quando tu arrivi al luogo del ricevimento ci deve essere un colpo d’occhio per i tuoi invitati creando un percorso magari buttando quà e là dettagli che possono attirare la loro attenzione, oppure se non hai idee a riguardo fai in modo che qualcuno accolga gli invitati accaldati o infreddoliti a seconda della stagione con un primo tavolo di bevande, generalmente, vino bianco, prosecco, succhi di frutta, acqua. Mi attira molto la storia del percorso che ho visto solo in pochi matrimoni ma che personalmente vorrei proporre perché é un modo per gli invitati di assaporare la festa, di sapere qualcosa di più sul luogo che gli ospita, o sugli sposi stessi. Se il matrimonio é in estate e viene celebrato intorno alle cinque del pomeriggio si arriva sempre al ricevimento intorno alle sette quando é ancora caldo, ma quando la luce ha assunto tonalità diverse. Ci sono molti modi per creare il percorso con fiori, piante, candele fino all’area dove il catering avrà sistemato lunghi tavoli o are di sosta dove vi potete servire con finger food o con piatti serviti da camerieri. L’aperitivo forte dei matrimoni estivi é sempre stato i<em>l cartoccio di verdure fritte</em> che io adoro: fiori di zucca, salvia, zucchine, pomodorini, funghetti. Fritti al momento tirati su e messi in cartocci di carta gialla arrotolati a coni oppure in sacchettini mignon come quelli del pane.
Poi voule au vent ripieni di ogni salsa, ogni tipo di formaggio con marmellatine e miele, spiedini di verdura, olive e altro, piccoli panini duchesse riempiti con crema di formaggio, salame e prosciutti DOP, mozzarelle di bufala anche se negli ultimi tempi é venuto di gran moda avere anche un angolo etinico, tipo sushi, indian foos, messicano. Fra tutto questo ben di Dio io ci mangiavo con il risultato che della cene vera e propia assaggiavo, piluccavo e basta. Mi hanno sempre intrigato gli aperitivi perché non é solo il mangiare ma é un senso di aggregazione, di scambio di idee, di parlare con i tuoi amici, parenti ed ecco perché dico sempre:”sposi non abbandonate i vostri ospiti per andare a farvi le foto in posa”. State con loro, assaporate ogni momento perché vi perdereste altre cose del matrimonio che ad ascoltarle non é lo stesso. In tempi di matrimoni come é questo e come sarà tutto Settembre e parte di Ottobre (ma perchè nessuno si sposa mai in inverno? Si risparmia e poi è così romantico!!!)voglio augurare a tutti gli sposi di ora e che verranno che questa é la mia filosofia di ricevimento. Deve essere una festa per tutti, almeno io la vivrei così. Non isolatevi, c’é tutto il tempo per quello.