Damigelle versus Testimone

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Quante volte vi sarà capitato di vedere quei classici film americani, commedie per lo più, in cui accanto alla sposa super isterica si avvicendavano amiche damigelle,(bridemaids) con orrendi vestiti dalle forme più improbabibili ma sopratutto dai colori più tremendi? Fortunatamente da noi non esiste questa tradizione. Se ci scappa di vederle delle damigelle é perché stiamo assistendo ad un matrimonio reale: in effetti matrimoni di altolocati, vip più o meno tali o personaggi di un certo livello hanno sdoganato questa figura, magari non i paggetti che sono carini a vedersi nei loro abitini di tulle, seta e chiffon. Aver le damigelle significa addossarsi un costo in più. Scegliere loro l’abito, la stoffa, le scarpe, trovare una sarta che confezioni il tutto e ovviamente pagare il conto. Tutto questo da noi non esiste. Noi abbiamo la figura del testimone che dopo gli sposi é la figura più importante. Non deve essere facile scegliere i testimoni anche perché si presuppone che siano persone importanti per gli sposi, alle quali tieni in maniera particolare, anche se alcune volte non é così. <br />E’ un onore, io l’ho sempre vissuta così. Altri la prendono un pò sottogamba ma anche questo fa parte del carattere della persona. Ti senti comunque importante per la persona a cui lo fai e testimoniare il loro amore é una cosa che ti fa sentire unica per quelle persone. Sopratutto quando sai la storia vissuta e i loro trascorsi. Di tutte le volte che ho fatto da testimone potrei raccontarvi la storia d’amore di quelle persone, non lo faccio solo per una questione di pudore mio nei loro riguardi. Tutte storie molto belle, vissute, importanti.<br />Poi ovviamente c’é anche la parte più “leggera” del fare la testimone. Ricordo che quando andai a trovare la mia amica ad Anzio pochi mesi prima delle sue nozze, lei mi presentava a tutti come la sua testimone. Laggiù ci tengono veramente molto a questa figura e lo sguardo delle persone era di ammirazione e sopratutto i loro sguardi dicevano:”ma chissà chi é? Perché sono amiche, come si saranno conosciute, una di Firenze, l’altra di Anzio…”. Non so se lei ha mai rivelato a queste persone come ci siam conosciute ma posso solo dirvi che ci siamo conosciute  in un paese che non era il nostro, che ne abbiamo combinate di tutti i colori, e che lei a quell’epoca(dodici anni fa) era fidanzata con un altro, il marito non me ne vorrà. <br />L’ho sempre preso molto seriamente come ruolo: del resto prendo seriamente tutto quello che faccio anche se molte persone mi hanno sempre preso un pò in giro. Mi davo sempre troppo da fare sia nell’abbigliamento che negli accessori, acconciatura, insomma non perdevo mai un pelo, come si dice. Vi diranno che la sposa sarà al centro dell’attenzione é assolutamente vero,ma é pur sempre un matrimonio. Una cosa però mi sento di dire: se c’é qualcuno che si appresta a diventare testimone vestitevi sempre come siete voi, non pretendete di essere altro. Se siete un tipo da jeans non rinunciate ad un bel paio di jeans con scarpe tacco dieci, magari. Se siete tipi più formali, magari se avete qualche chilo in più scegliete forme morbide. E poi consiglio: se il matrimonio é in inverno non abbiate paura  di coprirvi. Ricordo un matrimonio del ’93 era il 3 Gennaio e io ebbi la “bella”idea di vestirmi con un tailleur rosa confetto leggerissimo, quasi primaverile. Uscimmo dalla chiesa di San Lorenzo che nevicava. Avevo le gambe congelate. Un principio di assideramento che scongiurammo solo una volta entrati in macchina. <br />Per i matrimoni invernali a venire optai sempre per qualcosa di elegante ma straordinariamente comodo.

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