Le torri gemelle sono cadute da pochi giorni ed ancora il mondo é sotto shock.
Io molto più degli altri. Vivo, lavoro tra gli americani e quei giorni furono tremendi. Non c’era giorno in cui qualcuno di noi non si metteva a piangere: passavamo ore su internet, al telefono. Sembrava strano ma ognuno di noi conosceva qualcuno che aveva perso un amico o un congiunto in quell’attacco. Tutto il mondo viveva in quelle due torri buttate giù come se fossero state fatte con dei mattoncini LEGO.
Verso la fine di quel mese un’altra mia amica si sposava con il suo fidanzato storico, se ho fatto bene due calcoli il loro fidanzamento é durato 11 o 12 anni. Si erano fidanzati subito dopo il Liceo, poi l’università, il militare di lui, l’anno all’estero per l’Erasmus, trovare il lavoro, insomma erano ancora anni in cui ci si poteva permettere di avere fidanzamenti lunghi e la prospettiva di un posto fisso c’era ancora. Si poteva ancora organizzare la nostra vita: prima la posizione, poi la casa, poi la famiglia e così fecero. Si sposarono in una deliziosa pieve romanica nel Mugello. Io e alcune amiche andammo a vedere la strada per raggiungere la chiesetta quindici giorni prima, giusto per non sbagliarci. Arrivammo puntuali in chiesa ma la sposa arrivò con ben quarantacinque minuti di ritardo perché sua cognata si era dimenticata il bouquet a casa sua. La cerimonia fu interessante ed io dovetti leggere all’altare la lettura di San Francesco. Altra novità fu che la villa del ricevimento era a pochi chilometri dalla Pieve. Una villa di cui non avevo mai visto né sentito parlare (strano??!!).
Vestito della sottoscritta: pantalone di seta e twin set di Luisa Spagnoli giallo canarino, scarpe di Raspini color oro e borsa di DESMO con piumaggi vari sempre gialla. La borsa sarebbe diventata un must negli anni a venire.