Non capitava dal 2006, di andare ad un matrimonio come semplice invitata. Non capitava da anni di essere così rilassata, di non dover correre da un posto all’altro, di farti salire l’ansia perché qualcuno non arrivava o se c’era un intoppo qualsiasi. No, leggera come una piuma (si fa per dire) sono partita per Roma.
Era una vita che non tornavo nella città eterna e per quel poco che ho visto mi ha deluso parecchio, ma questo lo scriverò nell’altro blog.
Gli sposi avevano prenotato un hotel per tutti quelli non erano della zona , c’erano metà pugliesi, metà fiorentini. Molto bello, vicino a Cinecittà.
La cerimonia e il ricevimento si sono svolti, prima al Celio, nella bellissima basilica dei SS Giovanni e Paolo, o meglio conosciuta come la chiesa dei lampadari. Una meraviglia barocca! Il tutto è stato ancora più emozionante e scenografico anche perchè oltre alla mia amica, bellissima sposa, c’era lo sposo che è un ufficiale della nostra Marina Militare e quindi indossava l’uniforme. Al momento dell’uscita, il bellissimo passaggio sotto le spade tintinnanti, come segno d’augurio.
Dopo la cerimonia, ci siamo spostati sull’Appia antica, nella scenografica Villa Vigna San Sebastiano. La villa si trova poco dopo le catacombe di San Callisto e San Sebastiano. La villa, con un grande giardino con rovine romane che sembrano messe lì apposta per dividere la zona aperitivo, dalla cena, è al suo interno molto ricca e anch’essa barocca ma spoglia, al suo esterno sembra una villa moderna.
La bellezza di quel luogo sta tutto al suo esterno. Un giardino enorme dove è possibile davvero contenere anche duecento persone. Tutt’intorno silenzio, sembra di stare in aperta campagna e non a pochi passi da Roma centro.
Catering: Masolino