Wedding planner per un giorno

Sono arrivati su una Mercedes decappottabile d’annata al Castello di Oliveto, un maniero medievale tra Montespertoli e Castelfiorentino: lei bellissima con un abito a sirena di pizzo con lungo strascico e velo (solo a lei poteva stare bene un abito così aderente), lui con un completo grigio come le nuvole che ci minacciavano e che facevano molto rumore per nulla.

“Simona mi dici tu quando entrare?”, “Sono arrivati tutti gli ospiti?”, “Il bimbo è con mia madre?“, queste le domande a raffica appena arrivata. Io cerco sempre di smorzare la tensione, sorrido e da assistente di volo mancata sfodero sempre il mio sorriso migliore e la mia faccia rassicurante anche quando so che le cose stanno per precipitare. Dopo aver fatto le foto di rito mi seguono e sanno che all’interno del castello sotto la loggia tutti gli ospiti sono già posizionati ed il sindaco di Castel Fiorentino ha già messo la sua fascia tricolore (tra l’altro una persona molto alla mano, simpatica e che, di sua spontanea volontà, ha letto una poesia sul matrimonio di Kahlil Gibran). Le dico di incedere piano sul runner bianco appositamente comprato per l’occasione e di guardare avanti. Intanto i musicisti iniziano a suonare… Come molti di voi sapranno la cerimonia civile dura solo pochi minuti, il tempo di leggere gli atti, di scambiarsi gli anelli e di firmare su un grande registro, tutto qui, ma in quella loggia si era ricreata un’atmosfera intima nonostante gli ottanta invitati.

Dopo le foto di rito, il cocktail e la cena dove un abilissimo cantante che voglio davvero raccomandare a tutti, ci ha deliziato con la sua potente, intonatissima voce, ci siamo trattenuti per i saluti di rito, due chiacchiere e sopratutto per sentirmi dire dallo sposo una frase che mi ha fatto molto piacere:“Sai, è stato tutto più facile per lei sapere di averti qui e per il fatto che l’hai aiutata..non sono stati mesi facili questi…”.

Io ringrazio loro per avermi dato anche questa possibilità e sopratutto ho potuto fare vedere ad una ragazza che faceva lo stage che la pratica è una cosa e la teoria un’altra e che sopratutto il mestiere di wedding planner può essere anche questo cioè trovare la location, i musicisti e poi l’assistenza del giorno delle nozze. Ringrazio Francesca per avermi aiutato.

Ed adesso aspetto quello del 17 con una coppia di inglese splendidi, sembrano usciti da una soap opera, bellissimi, ma questa sarà tutta un’altra storia!

This slideshow requires JavaScript.

Advertisement

Leave a Reply

Fill in your details below or click an icon to log in:

WordPress.com Logo

You are commenting using your WordPress.com account. Log Out /  Change )

Twitter picture

You are commenting using your Twitter account. Log Out /  Change )

Facebook photo

You are commenting using your Facebook account. Log Out /  Change )

Connecting to %s