Panna and Co

on

Reduce da una 12 ore circa a Milano (come riescono a me le toccate e fughe non riescono a nessuno!) son riuscita almeno a vedere un temporary store del wedding che avevo scovato per caso sul web.

Più di 100 mq di negozio diviso di corners dove ospitare fornitori del wedding, dal wedidng planner al fotografo, dal flower design al creatore di abiti da sposa ecologici ed altro ancora. Ogni corner poteva essere afffitatto per tutti e dodici mesi altrimenti anche solo per una settimana.

Sinceramente chissà che mi credevo: 1) non c’erano così tanti negozi, molti erano lasciati a se stessi , senza cioè nessuno che ti accogliesse e che ti spiegasse  (a parte la ragazza all’ingresso, molto cordiale) 2) Il negozio è molto nascosto. E’ cioè in una contrada,  senza una ben visibile insegna a due passi dal Duomo, almeno lì ci siamo. L’idea è carina, anche perchè non è una fiera, ma un riciclo continuo di negozi, il che vuol dire che i potenziali clienti possono tornare anche ogni settimana e son sicuru dui trovare fornitori sempre disuguali.

Mentre gironzolavo tra i corners mi veniva in mente una riflessione. Ma una coppia che si sposa, sia che si affidi ad una wedding planner o che faccia da sola, organizza il proprio matrimonio attraverso i fornitori che trova in fiera? Sinceramente a giudicare da tutte le persone che mi son capitate  di seguire nelle varie fasi del matrimonio, direi di no. Sono molto incuriosita da queste nuove tendenze e quindi qualsiasi originalità ci possa essere, ben venga. Ho pensato anche io a fare una cosa del genere a Firenze…forse in estate o poco prima.

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