Un film molto divertente dalla battute semplici, dagli attori azzeccatissimi che hanno saputo tratteggiare tic e manie di quattro coppie in procinto di sposarsi, ma che prima di arrivare all’altare ne combinano di tutti i colori. Luca Argentero, piemontese doc con accento pugliese, sempre più bravo, ilpadre, Michele Placido un contandino pugliese ignorante ma alla fine molto buono che capisce le ragioni del figlio nel voler sposare la bellissima Moran Atias, la figlia dell’ambasciatore indiano a Roma. E poi la graziosissima Gabriella Pession nei panni di una soubrette che non ha più ascolti né ingaggi che, seppur non innamorata sposa un “genio”della finanza con amicizie mafiose soloperché vuol fare il matrimonio dell’anno invitando 1500 persone nel castello dove si son sposati Tom e Katie o Illary e Francesco o Eros e Michelle (Lago di Bracciano ndr).
I più caratteristici e forse quelli più vicini alla gente comune sono senza dubbio la coppia precaria, lei si scopre incinta, si vogliono sposare ma sono senza soldi. Ce la faranno con un escamotage a sposarsi e fare un ricevimento senza pagare una lira ma rischiando di andare in galera tutti e 72…
E’ stato bello rivedere Renato Pozzetto, un attore che amo molto perché mi ricorda la mia adolescenza e le commedie all’italiana con Gloria Guida (come non ricordare La Casa Stregata); Filippo Nigro attore Ozpetekkiano, ma dalla carica comica, però tremendo con quel parrucchino!
Ve lo consiglio per trascorrere un’ora e mezza senza pensieri. Gli abiti da sposa sono tutti Atelier Aimé, ovviamente.