I matrimoni simbolici sono molto diffusi nel mondo anglosassone così come il rinnovo delle promesse. Nella nostra cultura appare più come una pantomima, una recita, ma piano piano sta diventando anche da noi una piacevole abitudine.
Chi si sposa in chiesa non ha bisogno di altre “cerimonie” ricche di pathos ed emozione, ma chi si sposa in comune con rito civile, dove abitualmente la cerimonia è un qualcosa di più freddo e sbrigativo, sente il bisogno di organizzare una cerimonia simbolica, appunto, dove un incaricato che può essere qualunque persona a loro cara così come un celebrante che lo fa di mestiere. Le cerimonie simboliche possono essere di vario genere e generalmente sono gli sposi stessi che danno alcuni input a chi deve “celebrare” questo rito.
Si leggono poesie, gli sposi scrivono all’insaputa l’uno dell’altro delle lettere, c’è la musica, immancabile e quella sorta di emozione e commozione che la sola cerimonia civile non riesce a dare. Come detto in Italia non usa ancora molto, ma ho avuto modo di avere delle persone vicine a me le quali hanno assistito con un certo scetticismo a tali cerimonie e dopo mi hanno chiamato per cercare delle conferme e sopratutto delle spiegazioni.
Le cerimonie simboliche, non avendo nessun valore legale possono essere svolte in ogni luogo, dai giardini alle spiagge, alle sale delle ville e dei castelli etc.
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